Atanasio (Fiat): il 2014 anno di Jeep come benefit
Per Enrico Atanasio, a capo delle flotte e del remarketing di Fiat Chrysler Automobiles per Europa, Medio Oriente e Africa «il 2014 sarà l’anno di Jeep, anche nelle flotte, con Cherokee e Renegade».
Nel 2013 il noleggio ha acquistato il 7% in meno. I brand del gruppo Fca hanno contenuto la flessione sotto l’1%, ma cedendo nell’Nlt, specie con i tre grandi non-captive: come mai?
È stato l’effetto della ciclicità dei prodotti.
Quasi tutti i volumi persi nell’Nlt sono stati recuperati nel rent-a-car: è costato molto, visto che è un canale sensibile alle offerte?
Voglio sfatare il mito del rent-a-car come mercato sempre e solo oneroso. Nell’ultima parte del 2013 (e anche in questo avvio di 2014) la domanda è stata vivace e la gamma di veicoli da noi proposta è stata ritenuta interessante.
Nel Rac Hertz e Maggiore hanno acquistato molte 500L (rispettivamente, più di 4mila e 2mila), ma il resto dei noleggiatori ha puntato sugli altri modelli. Come mai?
Si tratta di un normale processo di avvicinamento alle nuove proposte da parte dei noleggiatori e non sarei sorpreso se quest’anno anche gli altri inserissero in flotta molte 500L, un prodotto molto flessibile e nuovo.
Il portafoglio prodotti non è nuovissimo. Un problema per il 2014?
Giulietta, 500L e Delta hanno in gamma tre versioni destinate alla clientela business. Dunque ci presentiamo con prodotti solidi, conosciuti e apprezzati che, anche quando non nuovissimi, offrono allestimenti e motorizzazioni più adatte, come nel caso della Giulietta, disponibile con un propulsore diesel d’attacco da 105 cavalli. Oltre alle altre vetture, come la Panda, molto richiesta, il Freemont, che continua a darci molte soddisfazioni, oppure la versione Living della 500L, che ancora deve cogliere tante opportunità nella fascia delle piccole sw o delle auto di funzionalità.
Le flotte stanno inserendo i suv, ma spesso sono di marchi già presenti con modelli più classici. Le aziende non faticano a introdurre un brand come Jeep, molto caratterizzato?
Jeep è stato il primo brand a proporre il concetto di suv e oggi ha una gamma di veicoli di lusso con eccezionali capacità da fuoristrada, ciascuno ai vertici del proprio segmento di riferimento.
Per le aziende è un bene o un male?
Le flotte sono un mercato via via più articolato, con decisioni sui modelli definite dentro le car policy, a cui si affiancano fasce di clienti (che definiamo “user chooser”) in cui l’utilizzatore ha più libertà di scelta. Questo è certamente il segmento dove Jeep intende giocare le sue carte migliori. Nel breve non ci aspettiamo enormi volumi, ma sono persuaso che il Renegade, quando sarà stato conosciuto e valutato per le sue fantastiche caratteristiche, troverà il suo spazio nelle car policy, tra la fascia B e la fascia C.
Quanto pesa il brand nell’Nlt e nel Rac?
Il brand è più importante nell’Nlt, ma nel Rac c’è un’interessante tendenza a diversificare l’offerta non solo sulla dimensione del veicolo ma anche per l’immagine.
Come si concilia la spinta sul prodotto (fino ai km/0) con la difesa del valore residuo?
È un equilibrio difficile. Stiamo lavorando su tutti gli aspetti per differenziare l’offerta km/0, in modo che sia in linea con le aspettative della clientela più sensibile al prezzo, CHE CERCA I KM0
È sempre più difficile PER UN BRAND competere in tutti i segmenti. Le forniture alle imprese ne risentono?
La fornitura di una flotta è sempre meno un’offerta verticale, in favore invece di una proposta per alcuni segmenti, magari con più alternative. Noi siamo in grado di coprire bene il segmento del lusso grazie ai Suv con Jeep e all’altissimo di gamma con Maserati.
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore il 18 marzo 2014 a firma di Pier Luigi del Viscovo