
Auto aziendali: 300mila vetture in meno all’anno tassando il dipendente
È un impatto pesante quello del provvedimento previsto in manovra che ipotizza di estendere la tassa oggi limitata all’uso promiscuo delle vetture aziendali all’intero valore.
Cosa accadrebbe nel panorama automobilistico italiano se dovesse passare la norma che tassa i dipendenti , che hanno in assegnazione una company car, per l’intero valore, e non solo per la quota di uso privato, com’è oggi? L’effetto più probabile e più diffuso sarebbe che ogni dipendente restituirebbe la macchina all’azienda, con tanti ringraziamenti. Di che numeri stiamo parlando e che impatto avrebbe sul settore?
Gran parte delle aziende medie e grandi prendono le auto in noleggio a lungo termine. In Italia a fine anno saranno poco meno di 800mila, secondo le stime più aggiornate del Centro Studi Fleet&Mobility. Dati sulle auto non in noleggio non sono così aggiornati, ma possiamo agevolmente ipotizzare che il loro numero superi il milione.
Crollo del mercato auto del 16% circa
Se queste macchine passassero nella proprietà dei dipendenti come privati cittadini, il loro turnover aumenterebbe a 7 anni, facendo scendere le relative immatricolazioni sotto le 300mila unità. Si tratta di un crollo del mercato auto di quasi il 16%. A questi numeri vanno aggiunte le minori dotazioni delle flotte dei noleggiatori a breve termine, il rent-a-car, poiché l’11% della loro attività è assorbita dal noleggio a lungo termine, per attività di replacement.
Questo scenario sarebbe critico dal punto di vista economico, per i costruttori ma anche e soprattutto per la distribuzione, che solo recentemente ha ripreso a fare utili in maniera diffusa, dopo gli anni di perdite a metà decennio, che causarono la chiusura di 800 concessionarie con una perdita di circa 50.000 posti di lavoro, quasi il 30% degli addetti. Ma non solo.
Impatto pesante anche sulle emissioni
Le emissioni inquinanti (NOx) e clima-alteranti (CO2) delle auto nuove sono infinitamente inferiori a quelle più obsolete e il noleggio è in assoluto il sistema più efficace per garantire che chi si sposta per lavoro e fa tanti chilometri abbia sempre motori di ultima generazione. Da un’analisi del Centro Studi Fleet&Mobility per Aniasa, emerge che la flotta a noleggio si posiziona su valori di emissioni inferiori del 60/70% rispetto alla media del parco circolante.
Articolo uscito su Il Sole 24 ore il 31 ottobre 2019 a firma di Pier Luigi del Viscovo