
BICI E MONOPATTINI? SONO USATI DAI BENESTANTI PER SPOSTARSI IN CENTROCITTÀ
I dati e le rilevazioni di AgitaLab sulla mobilità dolce.
I ricchi si spostano in bici e/o monopattino ben più degli altri. È quanto emerge da un sondaggio AgitaLab, un think tank sull’automotive, condotto da Ipsos e presentato alla Capitale Automobile.
Se il 55% di chi dichiara di “vivere agiatamente” usa questi mezzi, solo uno su tre di quelli che tirano avanti “con difficoltà” o anche “con tranquillità” fa lo stesso. Se ci si limita alla sola bici elettrica, le percentuali di chi le usa sono del 34% per gli agiati contro l’11% degli altri: una penetrazione tre volte maggiore.
Queste soluzioni di micro-mobilità consentono effettivamente di rinunciare all’uso dell’auto e della moto/scooter, ma soprattutto per chi vive e lavora in città. Infatti, se il 33% della popolazione dichiara che grazie a bici e monopattini riesce a sostituire l’auto, questa percentuale sale al 40% tra gli imprenditori, i dirigenti e i liberi professionisti e addirittura schizza al 63% tra chi vive e lavora in città. Questi mezzi urbani consentono al 21% della popolazione di lasciare in garage la moto, ma anche in questo caso la percentuale raddoppia al 40% tra chi vive e lavora in città.
Tuttavia, il mezzo di locomozione che più di ogni altro viene sostituito da bici e monopattino sono proprio i piedi, a conferma che si tratti di mezzi indicati per le zone quasi pedonali o comunque per brevi spostamenti.
Più in generale, questi mezzi sono utilizzati da un terzo della popolazione, che per oltre la metà si affida alla bici muscolare (solo pedali), mentre il 21% ricorre a quella elettrica e il 13% al monopattino. Differenze ci sono tra le città del nord, dove quattro su dieci usano la bici a pedali, e quelle del centro e sud Italia, dove la percentuale scende a una su dieci.
Articolo pubblicato su il Sole 24 Ore il 25 febbraio 2021, a firma di Pier Luigi del Viscovo