
Così cambia il mercato del nuovo
Due ragioni. Primo: i target fissati per l’anno erano troppo alti, ovviamente. Negli anni bui della crisi si diceva che il mercato sarebbe risalito e che il livello fisiologico fosse intorno a 1,8 milioni: è bastato un anno, solo uno, di rimbalzo sotto i 2 milioni, per giunta drogatissimo da «Km 0» come mai prima, per dimenticarsene.
Secondo: in agosto i costruttori hanno dovuto immatricolare auto che, con il nuovo sistema WLTP, dopo non sarebbe stato possibile immettere sul mercato. Anche questo sapevano da anni. E anche questo hanno finto di scoprirlo a luglio. Così, sotto con i «Km 0» alla rete, aumentati ancora rispetto al 2017, mentre invece le auto-immatricolazioni delle Case diminuivano del 40%. Come mai?
Perché Fca ha tirato il freno, potendo guardare più alla qualità che alla quantità delle vendite, grazie al fatto che la strategia di puntare sui brand premium Jeep, Alfa e 500 ha iniziato a pagare. Jeep è cresciuta in volume di oltre il 70% e in valore di più, avendo spostato il mix da Renegade a Compass. Alfa, pur avendo perso qualcosa in volume, ha recuperato in valore, spostando le vendite da Giulietta a Giulia e Stelvio, soprattutto. Il risultato netto è stato che il gruppo Fca in valore ha guadagnato quasi mezzo punto di quota di mercato, secondo le stime preliminari del Centro Studi Fleet&Mobility.
Articolo uscito su Il Giornale il 16 gennaio 2019 a firma di Pier Luigi del Viscovo.