Dal noleggio alla fruzione di un sistema di mobilità

 In Bollettino, Noleggio

Tra dieci anni non noleggeremo solo un’auto ma un sistema completo e integrato di mobilità. È quanto promette l’Aniasa, l’associazione dei noleggiatori, in uno studio curato dal Centro Studi Fleet&Mobility, per rispondere alle esigenze di mobilità degli Italiani. Ma cosa dobbiamo aspettarci in concreto?

Innanzitutto, prevedono di superare il sistema attuale segmentato tra lungo termine, rent-a-car e car sharing. Il cliente vorrà utilizzare tutte le forme di mobilità disponibili, decidendo al momento, e dunque dovrà avere accesso a una scelta ampia di soluzioni, che siano di 15 minuti ovvero di due anni. Che poi i singoli prodotti siano operati da un unico noleggiatore, oppure che questi sia l’interfaccia che aggrega servizi operati da più specialisti, fa parte della variabilità che il futuro sempre si riserva.

In secondo luogo, scordiamoci molti dei problemi che ci si attaccano addosso come api sul miele appena ci sediamo al volante di un’auto a noleggio. Questa saprà orientare il percorso in funzione del traffico, indicare quando e dove sostare per rifornimento e manutenzione, quale stile di marcia tenere secondo la segnaletica e le altre vetture in circolazione. Ma non solo: potremo prenotare da remoto il tempo di sosta nei parcheggi e nelle strisce blu e gli accessi nelle ZTL, la cui capienza sarà regolata da un sistema di gestione dei flussi IN/OUT. Poi c’è la vera chicca: io scendo qui (perché piove, non ho tempo, ho i tacchi) e tu ti vai a parcheggiare nello stallo; poi ti faccio uno squillo quando mi devi venire a prendere. Wow! Noleggiare una macchina col valet service incorporato. Dal noleggio alla fruzione di un sistema di mobilità - Il Sole 24 ORE (3)

Queste sono le belle notizie. L’altra notizia (ciascuno la giudichi per sè) è che non saremo noi a fare tutto ciò, o almeno non in completa autonomia. Chi oggi si lamenta del cicalio delle cinture di sicurezza inizi a fare dei respiri profondi. Le auto di domani ci ospiteranno con garbo e coccole, ma ci pregheranno di non disturbare il conducente, o giù di lì. Infatti, se una cosa lo studio ha evidenziato è proprio l’ingresso di Google e Apple nel comparto: “È evidente che non sono stati attratti dalla irrefrenabile voglia di costruire automobili, come oggi le conosciamo. Più probabilmente, prevedono che le automobili attuali (propulsione, balistica e body) saranno una componente dello strumento di mobilità, un po’ quello che è la tastiera per lo smartphone“.

Insomma i noleggiatori sono pronti a soddisfare i clienti con le nuove tecnologie, a patto che queste siano disponibili. E qui chiamano in causa le Istituzioni, che dovranno fare la loro parte, creando le infrastrutture e le norme necessarie a rendere le tecnologie utilizzabili. Senza una copertura wi-max o almeno 4G, senza infrastrutture digitali capaci di gestire il traffico, gli stalli e gli accessi dialogando con i veicoli, tutto resta ancora un sogno. Ma c’è di più. Senza una normativa che agganci la guida al driver (per multe, assicurazioni e altre responsabilità) e non al remoto proprietario del veicolo, sono i noleggiatori che non ci stanno. E hanno ragione. Siamo davanti a uno scalino importante dell’evoluzione della nostra mobilità. Non è accettabile che le amministrazioni locali e centrali ci trattengano nell’età della pietra, soprattutto quando sono a loro volta incapaci di offrire un trasporto pubblico minimamente dignitoso e decente.

Articolo pubblicato su Motori24, Sole 24 Ore, del 29 maggio 2015 a firma di Pier Luigi del Viscovo

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