Fenoglio: Il parco obsoleto è un disastro per ambiente e sicurezza. Servono misure strutturali di sostegno

 In Bollettino, Nuovo

I trasporti sono il sistema nevralgico di un paese moderno. Al suo interno, quelli stradali sono essenziali per un territorio come quello italiano. È per questo che Franco Fenoglio, presidente sezione veicoli industriali di Unrae, afferma che «il trasporto stradale dovrebbe essere considerato come strategico per il futuro del nostro Paese».

L’allarme è motivato dalle sfide che il settore dell’autotrasporto deve affrontare, dalla connettività alla sicurezza sulle strade, dalla professionalità degli autisti alle norme sull’inquinamento e sulle emissioni climalteranti. Occorre guidare con una regia attenta lo sviluppo verso una maggior sostenibilità complessiva.

Il parco circolante italiano, stimato in circa 4 milioni di mezzi, presenta ancora una quota troppo elevata di veicoli obsoleti, la cui circolazione costituisce un danno ambientale, nella misura in cui sono equipaggiati con propulsori che risalgono al decennio se non addirittura al secolo scorso. Inoltre, tali mezzi non sono neppure dotati dei moderni sistemi di sicurezza e rappresentano dunque un rischio sulle strade.

Abbiamo visto negli anni che il ricambio può accelerare solo se agevolato da interventi pubblici di stimolo della domanda, che invece sono deboli e occasionali. Secondo Fenoglio, occorre «dotare di misure strutturali di sostegno questo settore, che invece continua a non essere considerato strategico. Anzi, mentre lo si carica di responsabilità improprie in materia di inquinamento si continua a non fare nulla di sostanziale per rinnovare il parco. Parco ampiamente obsoleto, la cui anzianità media continua a crescere, con conseguenze disastrose sui livelli di inquinamento e sulla sicurezza».

 

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