Fiat sempre in vetta con Panda e 500L
Nel primo semestre la vettura più gettonata dalle imprese che si servono del noleggio a lungo termine (NLT) è stata la Panda, che da sola copre oltre il 12% delle immatricolazioni, oltre 9.000 e in crescita del 17% rispetto all’anno precedente, in un mercato che fa registrare il 14% in meno di immatricolazioni. Ma la vera novità è l’entrata prepotente della 500L, che si piazza al secondo posto con oltre 4.000 vetture consegnate, tallonata dalla Lancia Ypsilon, che grazie alle 5 porte dal 2012 sta incontrando le preferenze dei clienti fleet. Insieme le due coprono quasi un altro 11% del mercato. A seguire, ancora due modelli del Gruppo Fiat, la Giulietta e la Punto, entrambe in flessione rispetto al 2012 ma ciascuna ben sopra i 3 punti di quota.
I segmenti centrali sono invece appannaggio dei tedeschi, Gruppo Volkswagen in testa, che mantiene bene i volumi dell’Audi A4, aumentando la penetrazione fino quasi al 3%, seguita dalla Golf che addirittura cresce del 6%, davanti alla BMW Serie 3 (+7%) e alla Passat, che invece perde quota e volumi. Probabilmente a causa dell’aggressività di Fiat col Freemont, che resta nella top ten con 1.800 unità pari al 2,5% del mercato.
Alle spalle delle top ten, Opel Astra lascia sul campo il 19% di quanto aveva venduto nella prima parte del 2012, mentre per la Ford Focus il calo è addirittura del 33%. Entrambe sentono la concorrenza forte delle medie Mercedes, con la Classe B che incrementa le consegne del 12% e la nuova Classe A che addirittura raddoppia le vendite, passando dalle 734 del 2012 alle 1.514 del 2013.
Le performance nelle flotte dei diversi modelli hanno diverse motivazioni e sarebbe azzardato ricavarne semplicistiche interpretazioni. Però possiamo rilevare che i primi dieci modelli coprono il 43% delle vendite, laddove un anno fa erano al 36%. Evidentemente in un anno difficile le scelte si concentrano di più sui modelli più forti..
Guardando alle stesse vendite aggregate per brand e – meglio ancora – per Casa costruttrice si intuisce che qualcosa forse sta cambiando.
Fiat resta al primo posto, avendo puntato a mantenere i volumi dello scorso anno a riuscendoci quasi in pieno (-3%), guadagnando così ben 3 punti di quota. Volkswagen, in seconda posizione, tiene d’occhio la quota di mercato e dunque cede il 16% dei volumi, più o meno in linea con il mercato. Audi guadagna la terza posizione, migliorando la sua quota di mezzo punto, tanto che viene da chiedersi se non siano state piuttosto Ford e BMW a difendere poco le posizioni, cedendo rispettivamente 1,3 e 1,2 punti di quota.
Ma sarebbe ingiusto non riconoscere ad Audi la capacità di lavorare in questo canale con quasi tutti i modelli, costruendo i suoi oltre 7 punti di quota non solo con la A4 (2,9%) ma anche con la A3 (1,1%), la A6 (0,8%) e la Q5 (0,7%), fino alla Q3 e addirittura alla A1, entrambe con circa mezzo punto di quota.
Un brand che mantiene abbastanza i volumi è Peugeot, in ottava posizione, che infatti vede incrementarsi la sua quota di oltre mezzo punto.
Le nuove tendenze però forse si possono leggere nelle performance di tre brand che non sono dei best seller, ma tuttavia sono indicativi. Mini e Smart, due brand premium, seppure non nell’alto di gamma, stanno viaggiando in controtendenza rispetto al mercato: +13% il primo e addirittura +31% il secondo. Segno che anche le flotte cominciano ad apprezzare le vetture di ultimissima generazione, lontane anni luce dalle classiche station wagon. All’opposto Skoda, un brand non esattamente premium, che potremmo definire di attacco, registra pure una crescita superiore al 60%. Come non vedere una certa polarizzazione delle scelte delle imprese, da un lato attente ai costi e dunque orientate al value-for-money, e dall’altro sensibili alle esigenze degli utilizzatori, che ovviamente rispondono al fascino di vetture che fanno tendenza.
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore il 15 settembre 2013 a firma di Pier Luigi del Viscovo