Flotte. Analisi 2011

 In Bollettino, Noleggio

Secondo le ultime stime dell’Unrae (l’associazione dei costruttori esteri), nel 2012 le flotte (società e noleggiatori) ridurranno gli acquisti di auto nuove del 3% rispetto al 2011, proseguendo un trend negativo già emerso negli ultimi mesi.

Nel 2011 le flotte hanno registrato 588mila targhe, +5% rispetto al 2010. Eppure, mentre la prima metà segnava addirittura una crescita del 12% (+17% nel primo trimestre), nel secondo semestre le vendite hanno registrato una contrazione del 4%, fermandosi a 245mila targhe.

Isolando solo gli acquisti delle società, si nota l’impatto dei venti di crisi che hanno iniziato a spirare già a luglio: dopo due trimestri di crescita (+14% e +9% rispettivamente) è arrivata la frenata del trimestre estivo (-3%) seguita e aggravata da quello finale (-8%). Insomma, una curva perfettamente in flessione, che non lascia presagire nulla di buono per il 2012.

Per il noleggio il discorso è più articolato. Innanzitutto, noleggio a breve e noleggio a lungo termine sono diversi: il primo offre mobilità al turismo d’affari ma anche a quello del tempo libero; il secondo dà mobilità alle imprese fornendo e gestendo la flotta. Inoltre, gli acquisti di auto indicano solo parzialmente l’andamento del business, visto che proprio negli ultimi anni entrambi i segmenti hanno sperimentato l’opzione di rallentare la sostituzione dei veicoli, senza che ciò intaccasse il loro giro d’affari.

Le immatricolazioni uso noleggio del 2011 hanno mostrato lo stesso andamento delle società nei primi 9 mesi (+20% nel primo trimestre, +8% nel secondo e -10% nel terzo), ma nell’ultimo periodo sono di nuovo aumentate, arrivando a 279mila, +8%. Per comprendere le dinamiche alla base di queste statistiche occorre analizzare separatamente il rent-a-car e il NLT, con l’avvertenza che tali dati sono disponibili separatamente fino al penultimo trimestre.

Il noleggio a breve, partito bene (+27% nei primi tre mesi), ha poi acquistato sempre meno dell’anno precedente, chiudendo i nove mesi a meno di 100mila immatricolazioni, -3% rispetto al 2010. Pare improbabile che nell’ultimo periodo possa aver recuperato, perché si tratta di mesi in cui gli operatori tendono a ridurre la loro flotta, in corrispondenza della minor domanda turistica. Secondo le analisi del Centro Studi Fleet&Mobility, questi minori acquisti sarebbero dovuti a un incremento del fenomeno del rent-to-rent (auto acquistate da società di noleggio a lungo termine e poi noleggiate a operatori rent-a-car), raddoppiato nel 2011, da 13 a 26mila. Sebbene non indicativa di una contrazione del giro d’affari, è pur sempre una strategia per ridurre l’impegno finanziario.

Il noleggio a lungo termine ha invece immatricolato nei primi nove mesi del 2011 il 25% in più dello stesso periodo dell’anno precedente ed è prevedibile che chiuda l’anno molto bene, come conferma Paolo Ghinolfi, presidente di Aniasa, l’associazione dei noleggiatori. “Si tratta di immatricolazioni di veicoli nuovi dovute non solo alla necessaria sostituzione di flotte giunte a fine contratto o per il rinnovo di alcune grandi commesse per gruppi come Poste, Telecom, Enel, ma anche a una graduale ripresa della domanda, compressa dal 2009. Con una flotta cresciuta di 15.000 veicoli tra auto e furgoni (+3,1%), si ricomincia a delineare uno scenario di crescita, che sembrerebbe mettere da parte gli effetti delle riorganizzazioni (e delle riduzioni di personale) che le aziende clienti avevano dovuto intraprendere.” Però Ghinolfi non nasconde che la congiuntura è peggiorata, “creando anche in questa prima fase dell’anno un clima di scarsa fiducia e di grande incertezza nel tessuto produttivo nazionale, cliente privilegiato del noleggio a lungo e a breve termine.” Ma il NLT è un prodotto sano per l’economia e per la società, “moltiplicatore di risparmio per le aziende clienti, fonte di gettito e promotore di correttezza fiscale e di emersione dei costi dell’auto per le Casse dello Stato e di ringiovanimento del parco auto circolante con conseguente forte riduzione delle emissioni inquinanti.” Per queste ragioni, l’Aniasa e il suo presidente auspicano di poter presentare al nuovo governo “una proposta, chiaramente a invarianza di gettito, di graduale riallineamento del nostro Paese all’Europa sul fronte della detraibilità dell’IVA (ferma al 40%, rispetto al 100% del resto d’Europa) e della deducibilità dei costi di noleggio”.

Articolo pubblicato su IlSole24Ore del 24 gennaio 2012 a firma di Pier Luigi del Viscovo

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