Gli interessi dei Paesi dietro ai fenomeni dell’industria dell’auto

 In Bollettino, Nuovo

L’auto è una delle più importanti industrie metalmeccaniche, che impiega milioni di lavoratori e intorno a cui gravita un indotto altrettanto rilevante. A livello economico, assume un peso significativo negli equilibri della bilancia commerciale.

Non sorprende che i governi dei paesi si stiano muovendo per aggiustare alcune posizioni che evidentemente ritengono inique o semplicemente non soddisfacenti.

Il commercio mondiale nel 2016 valeva 711 miliardi di dollari. Gli USA sono il primo importatore, con acquisti pari al 24% della torta, che valgono tre volte le vendite. Rapporto che si inverte per la Germania, primo esportatore con il 22% delle vendite, a fronte di un 7% di acquisti. La Cina alimenta il proprio mercato, che nel frattempo è il più grande del mondo, acquistando il 6% delle vendite mondiali, addirittura sei volte la cifra che invece riesce a vendere.

Sono queste le grandezze che stanno dietro ai fenomeni di questi anni, dai dazi e guerre commerciali alle dispute sui propulsori, visto che gli USA sono deboli sul diesel e la Cina sul termico in generale.


Newsletter La Capitale Automobile Cars del 19 ottobre 2018

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