
I noleggiatori brindano al 2015
Nei primi nove mesi del 2015 il noleggio a lungo termine ha immatricolato più di 151.000 autovetture, oltre 24.000 vetture in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando una crescita del 19% contro una media di mercato del 15%. Il suo peso sulle vendite totali del mercato si attesta al 13%.
Con gli esponenti di alcune importanti aziende di noleggio a lungo termine abbiamo fatto il punto, cominciando con il bacino di clientela più importante e consolidato, le flotte medio-grandi. Andrea Badolati, A.D. di ALD Automotive e VP di Aniasa, sottolinea come le imprese, uscite da un periodo di forte crisi, alzino lo sguardo su altri aspetti: “La nostra sensazione è che dopo anni di crisi in cui le nostre aziende clienti e partner guardavano principalmente al cost saving, quindi al down sizing di modelli, a estensioni delle durate contrattuali, a riduzione del parco auto in uso ai propri dipendenti, ora l’attenzione si è spostata verso una scelta molto più differenziata, relativa anche a nuovi modelli. Quindi cambiano le car policy, sempre badando all’efficienza gestionale ma anche con un occhio all’innovazione. Si comincia a parlare di corporate car sharing, che non è una realtà di oggi ma prospettica.”
Da questo nuovo scenario, ormai stabilizzato, pure Andrea Cardinali (A.D. di Alphabet e VP di Aniasa) coglie segnali di interesse verso altri orizzonti: “Mi sembra stabilizzato più o meno tutto, cioè le durate, i segmenti, le cilindrate. Siamo approdati su una nuova normalità, new normal. Non vedo drastici cambiamenti di direzione né un ritorno al passato. Piuttosto un po’ di interesse verso nuovi prodotti, però lo zoccolo duro del mercato è quello. Orizzonti che Enrico Rossini (neo-amministratore delegato di Leasys) rende ancora più chiari: “Esaurito il fenomeno delle proroghe contrattuali e del downsizing, dove l’attenzione era quasi esclusivamente verso l’economicità dell’offerta, le aziende stanno tornando a valutare il prezzo della qualità, ovvero tornano a considerare prezzi coerenti con il livello dei servizi offerti. Il mercato delle flotte medio-grandi si riprende grazie anche alle gare per le flotte di alcune importanti realtà operative.
Ma la crescita del noleggio arriva soprattutto da nuovi bacini di clientela, PMI e partite IVA soprattutto. Secondo Alfonso Martínez Cordero, AD di LeasePlan e VP Aniasa, “la crescita del noleggio a lungo termine è frutto non solo del rinnovo delle grandi flotte, ma anche del crescente interesse da parte delle PMI, per le quali il noleggio sta rappresentando un prezioso e spesso unico sostegno finanziario, in presenza di una ancora diffusa crisi di liquidità.” Segmento dunque importante, come conferma pure Gregoire Chovè, Direttore Generale di Arval e VP di Aniasa, :”Il mercato del segmento PMI e possessori di Partita IVA è sicuramente in crescita: per questo motivo Arval ha da anni al proprio interno una divisione dedicata a questo target, SME Solutions che gestisce da sola circa 27 mila veicoli, in crescita del 21% quest’anno sulle immatricolazioni.
Insomma, una clientela ormai ben conosciuta dagli operatori che tuttavia è ancora in gran parte da coltivare come tiene a precisare Cardinali: “Le PMI sono nella quotidianità di tutti i player, non sono più una novità, il segmento è in crescita per il motivo che la penetrazione è risibile, anche se non esiste un dato di mercato preciso. Tutta la crescita è fatta a scapito di altre forme tradizionali di approvvigionamento. I professionisti sono parenti delle PMI più che dei privati. La vera frontiera nuova sono i privati.”
La nuova frontiera, i privati con codice fiscale, che stanno scoprendo questa nuova modalità di essere automobilista. Ma Cardinali sa bene che sui privati il vero banco di prova è il cosiddetto ‘repeat business’: “Non abbiamo ancora fatto un ciclo di vita, quindi non sappiamo dire qual è la vera esperienza vissuta con questo segmento. Il primo bilancio lo faremo tra due/tre anni. È difficile dire come reagiranno i privati una volta che l’esperienza di noleggio si sarà conclusa. Nessuno esclude che tornino indietro. Prima di capire cosa si è comprato, devi aver visto tutti gli addebiti di fine anno. Tanta gente l’ha preso ma non l’ha ancora capito”.
Pure Badolati insiste sul tenere distinte partite IVA e codici fiscali. “Quando parliamo di professionisti, privati e piccole e medie imprese, parliamo di soggetti e canali totalmente diversi l’uno dall’altro. La PMI può essere assimilata al mercato corporate, mentre invece i privati sono a tutti gli effetti dei consumatori che stanno evolvendo. Oggi il noleggio, fino a pochissimi anni fa totalmente escluso dalla loro shopping list, è visto come una novità nel mondo dell’auto, ne viene percepito il vantaggio di pagare un tutto compreso e di poter gestire un’esperienza pratica ma anche emotiva, libera dallo stress, nell’utilizzo di questa formula di possesso. Da parte nostra rispondiamo con prodotti specifici, evitando di assimilare il privato al piccolo professionista o alla piccola e media impresa: in questo modo abbiamo raddoppiato il numero di clienti con codice fiscale negli ultimi dodici mesi.
Che la cultura della gente verso l’uso dell’auto stia cambiando è confermato pure da Rossini: “Il mercato viene spinto positivamente anche dal car sharing che influenza la mentalità dei privati, che vedono con sempre maggior favore l’ipotesi di utilizzare una macchina senza averne la proprietà. La percentuale dei privati nel portafoglio clienti Leasys è passata dal 6% al 18% a distanza di un anno, grazie al nostro programma All In, sviluppato per i dipendenti delle società di FCA, che sta avendo ottimi riscontri: oltre 2500 noleggi a privati in un anno.”
Una nuova cultura si porta dietro soluzioni tecnologiche innovative. In primavera abbiamo assistito al lancio di di Telepass Fleet by Arval, la soluzione pensata specificamente per le flotte aziendali, che consente di gestire e monitorare le spese di viaggio in modo veloce, comodo e flessibile. Mentre LeasePlan sta attualmente testando internamente con i propri dipendenti un progetto di Corporate Car sharing che sarà presto disponibile per i propri clienti.
Fin qui l’analisi dell’offerta. Altro discorso sono gli assetti societari degli operatori del noleggio, che in alcuni casi stanno per modificarsi. Presto si chiuderanno due importanti operatori. Una è l’acquisizione di GE Capital da parte di Arval, che vale circa 2.4 miliardi di euro di asset per oltre 160mila veicoli in 12 Paesi europei. L’altra è l’acquisizione di LeasePlan da parte di un consorzio di sei grandi investitori per un valore di circa 3.7 miliardi, che saranno impiegati per sostenere le ambizioni di crescita.