
Il noleggio puntella il mercato
Le immatricolazioni di Nlt, del rent-a-car e delle società sono arrivate al 39% del totale in volumi e al 41% in valore nei primi 9 mesi
Il mercato dell’auto fatica a sollevarsi dal fondo toccato lo scorso anno, a causa della domanda dei privati (che includono anche le partite Iva, è bene ricordarlo) che resta sostanzialmente stabile. Però il segmento delle flotte (società e noleggiatori) nei primi nove mesi dell’anno ha acquistato oltre 400mila auto, il 10% in più dello stesso periodo 2013. In termini economici, si parla di 7.756 milioni di euro, quasi 700 sopra il 2013, secondo le valutazioni del centro studi Fleet&Mobility.
Una buona parte della crescita è tecnica, poiché deriva da un accumulo di contratti di noleggio a lungo termine (Nlt) giunti a scadenza e da rinnovare. Non è un segno di ripresa né di tonicità del comparto business, visto che la norma è di rinnovare chiedendo e ottenendo un canone inferiore, magari cambiando modello. Quando addirittura non accade che «su una flotta con un buon numero di contratti da rinnovare se ne perda qualcuno – spiega Alfonso Martinez Cordero, amministratore delegato di LeasePlan Italia – non in favore della concorrenza, ma perché quel cliente ha ridotto l’organico e dunque non ha più bisogno di quelle auto».
Ad ogni modo, è un fatto che i privati siano scesi al 61% degli acquisti, che diventa il 59% in termini di valore. Per la prima volta, il peso delle flotte in Italia si avvicina ai livelli degli altri grandi mercati europei. E non perché la tassazione sulle company car sia stata allineata a quella di un Paese “normale”, bensì perché la crisi economica e la pressione fiscale sulle famiglie hanno avuto effetti talmente deprimenti da scoraggiare i consumi. Si è così arrivati all’obiettivo di una maggior penetrazione delle flotte perché l’altra fetta della torta (costituita dagli acquisti dei privati) si è ridotta. Le associazioni di categoria, Aniasa e Assilea in testa, non avevano questo in mente durante gli incontri con le istituzioni per sollecitare interventi a favore del settore. Sarà per questo che Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, insiste sulla necessità di interventi fiscali a favore delle famiglie.
I noleggiatori, dunque, stanno trainando le immatricolazioni: il rent-a-car, Rac, (71.993 vetture e +9%), ma soprattutto il lungo termine, Nlt (95.362 targhe in sei mesi, +29%). Nel Nlt, nei 6 mesi, la flotta circolante è cresciuta del 5%, a fronte di un giro d’affari stabile rispetto al 2013.
«Nel 2014 stiamo registrando un forte aumento dei noleggi rent-to-rent, che stimiamo in oltre 30mila unità – dice Grégoire Chové, Ad di Arval – oltre a una pressione forte dei clienti sulle condizioni economiche e sui canoni, ma anche sul soft saving, ossia sui sistemi per ridurre il consumo di carburante o il numero di incidenti, intervenendo sui comportamenti di guida».
Alla fine dell’anno, i noleggiatori avranno immatricolato circa 260mila vetture, secondo Fleet&Mobility, di cui 90mila del Rac e 170mila del Nlt. Anche sul fronte del leasing si registrano sensibili incrementi. Le operazioni finanziate nel primo semestre, secondo Assilea, sono state oltre 40mila, in crescita del 9% sullo stesso periodo del 2013, mentre il controvalore è stato di 1.214 milioni (+17%), grazie a un valore medio aumentato di circa duemila euro.
Con un mercato flotte che viaggia intorno al 40%, le Case non si accontentano di servirlo con i loro team commerciali dedicati, che già sono stati potenziati negli ultimi anni. Adesso anche le reti dei concessionari vengono stimolate a prestare più attenzione a questo segmento. Ogni dealer deve adeguare le competenze e la cultura della sua organizzazione per non restare indietro.
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore – speciale flotte aziendali – del 28 ottobre 2014 a firma di Pier Luigi del Viscovo