
Il passaggio al benzina aumenta l’offerta di usato diesel.
Nel mercato del nuovo le auto con motore diesel stanno registrando una contrazione forte, in termini di quota di mercato. Nel 2018 hanno perso circa 6 punti di quota in volume, e i primi 9 mesi del 2019 hanno confermato la tendenza, arrivando al 41%: dieci punti meno del 2018 e addirittura sedici rispetto al 2017. La gran parte delle preferenze vengono spostate su auto a benzina, passate dal 32 al 36% di quota lo scorso anno e balzate al 45% nei primi nove mesi del 2019.
Invece nel mercato delle vetture usate non si registra lo stesso fenomeno. Dopo un 2018 addirittura in controtendenza, dove il diesel era cresciuto negli scambi dal 53 al 54%, nei primi mesi del 2019 la quota è scesa ma di paio di punti, al 52%.
Anche per le auto a benzina i dati sono speculari. Dopo una lieve flessione lo scorso anno, dal 35 al 34%, nel periodo gennaio-settembre 2019 la quota degli scambi è ritornata al 35%.
È evidente che tali statistiche vadano comprese, poiché non ci sono due sensibilità diverse tra chi acquista il nuovo e chi si rivolge all’usato. Piuttosto, è verosimile affermare che lo scorso anno il passaggio dal diesel al benzina abbia portato molta offerta di usato sul mercato di seconda mano, che è stata smaltita. Nei primi nove mesi dell’anno, tale maggiore offerta potrebbe aver preso altre strade, all’estero, sgonfiando quel surplus di quota registrato nel 2018.