LA CONVENIENZA ECONOMICA FAVORISCE LA SCELTA DELLE E-CAR

 In Bollettino, Nuovo

Il caso. In Italia il costo totale mensile delle auto elettriche dei segmenti delle compatte e sub-compatte è pari a 742€, più basso delle vetture a benzina e diesel (pari a 807-763€).

 

Il 2020 si sta rivelando un anno frizzante per le vetture elettriche in ambito corporate. Secondo i dati di Unrae nei primi 8 mesi del 2020 i noleggiatori a lungo termine hanno immatricolato oltre 4.000 vetture elettriche. La crescita è stata addirittura del 108% rispetto all’anno scorso. Tali numeri, anche se ancora bassi, hanno elevato la quota dell’immatricolato elettrico sugli acquisti del noleggio al lungo termine al 3,2%. Sono, invece, quasi 11.000 le vetture elettriche circolanti in noleggio a lungo termine (pari ad una quota dell’1,3% sul parco vetture in nlt).

Lo sviluppo della penetrazione dell’alimentazione elettrica presso le aziende trova l’humus adatto nell’approccio consulenziale tipico delle società di noleggio a lungo termine. Queste, infatti, aiutano i clienti nella definizione dei bisogni di mobilità, intervenendo in alcuni casi nella definizione delle loro mobility policy, oltre che delle car list. Arval, per esempio, utilizza lo strumento SMaRT Client Profiling che suggerisce il tipo di alimentazione in funzione della durata dei viaggi, della frequenza, della pianificazione degli spostamenti e della possibilità di ricaricare, nonché dello stile di guida individuale.

L’economicità è sempre un fattore determinante. Per un’analisi completa occorre considerare non solo il canone di noleggio ma tutto il costo di gestione della vettura. Secondo il Car Cost Index 2020 di Leaseplan, lo studio europeo che analizza il total cost of ownership di un veicolo (che include il carburante, il deprezzamento, le imposte, l’assicurazione, la manutenzione), in Italia il costo totale mensile delle auto elettriche dei segmenti delle compatte e sub-compatte è pari a 742 euro, sorprendentemente più basso delle vetture a benzina e diesel che si posizionano rispettivamente su 807 e 763 euro.

L’autonomia media delle vetture elettriche è migliorata moltissimo, oggi è di circa 300 km, distanza che è maggiore delle normali percorrenze giornaliere. Il punto di criticità è l’infrastruttura di ricarica. In Italia secondo Motus-E esistono 13.721 punti di ricarica in 7.203 stazioni accessibili al pubblico di cui il 73% sono infrastrutture pubbliche ad accesso pubblico (su strada) e il 27% su suolo privato a uso pubblico (supermercati o centri commerciali). Per non parlare poi delle ricariche ad alta potenza: quelle fast (tra 44 e 100 kW) sono pari al 3%, mentre le ultrafast (oltre i 100KW) non arrivano a 20. E poi, in autostrada le stazioni di ricarica sono sostanzialmente assenti.

Eppure, i noleggiatori puntano ad offrire soluzione integrate auto e ricarica attraverso partnership con diversi operatori. Attraverso JuiceMotion, ALD e Enel X offrono un prodotto di noleggio a lungo termine con diverse opzioni di ricarica: una card con 1.350 KWh inclusi da utilizzare presso i punti di ricarica di Enel X e la fornitura dell’infrastruttura domestica JuiceBox per la ricarica. Con il prodotto ready2e, LeasePlan offre nello stesso contratto la gestione del veicolo elettrico, l’infrastruttura di ricarica e l’energy key (da utilizzare in oltre 110.000 punti di ricarica interoperabili, in tutta Europa), e propone, inoltre, la possibilità di inserire nel canone voucher per il noleggio di un veicolo termico.

Si punta anche sull’elettrificazione dei centri di noleggio. Entro il 2020, come previsto dal progetto di mobilità portato avanti da FCA Bank e Leasys, l’elettrificazione toccherà tutti gli oltre 400 Leasys Mobility Store presenti nei principali centri urbani, aeroporti, porti e stazioni d’Italia, per un totale di 1.200 nuove colonnine di ricarica elettrica disponibili per la ricarica delle vetture dei clienti Leasys.

E se il cliente non è sicuro della scelta elettrica, può testarla. Arval ha ideato EV Try & Love che permette ai clienti di provare l’esperienza di utilizzo di un veicolo elettrico per tre mesi a un canone agevolato. Alla fine del periodo di prova, è possibile sottoscrivere un contratto di noleggio oppure semplicemente restituire il veicolo in prova senza alcun vincolo contrattuale.

Non è detto che la vettura elettrica debba essere concessa in uso esclusivo al dipendente; è sempre più frequente nelle aziende l’implementazione di un servizio di car sharing interno con vetture elettriche.

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore, il 27 ottobre 2020 a firma di Alessandro Palumbo

Recent Posts

Start typing and press Enter to search