
La società italiana ripensa gli stili di vita tra car-sharing e noleggio a lungo
Al giro di boa dei 10 mesi, il segno più del mercato auto è dovuto quasi interamente alle flotte, che continuano a immatricolare il 9% in più dell’anno scorso. Secondo il Centro Studi Fleet&Mobility, che misura il mercato auto in valore, nel 2013 fino ad ottobre società e noleggiatori avevano speso 7,9 miliardi per acquistare nuove auto, mentre oggi sono quasi a 8,6. Se i volumi delle flotte sfiorano ormai il 40% del totale, il loro valore supera tale soglia, avvicinando il peso di questo segmento a quello di altri grandi mercati europei. L’obiettivo vagheggiato per anni dalle associazioni, e utilizzato come leva a sostegno di petizioni contro l’eccessiva pressione fiscale sulle auto aziendali, sembra essere ormai a portata di mano. Solo che ci si arriva per altra strada: invece di alleviare il fisco sulle imprese, è stato appesantito sui privati. Magia dell’italica politica.
A tirare la crescita, visto che le immatricolazioni delle società non si discostano tantissimo (+3%) dai livelli dello scorso anno, sono le vetture dei noleggiatori. Quelle del noleggio a breve (+9%), spinte dalla domanda di turismo straniero, ma soprattutto quelle del noleggio a lungo termine: +29%. Questa crescita era attesa, nella parte originata dai molti contratti in scadenza che andavano rinnovati, ma non a questo livello. C’è una domanda aggiuntiva di NLT, che non viene però dalle flotte medio-grandi, che anzi in molti casi sono in contrazione, come ha spiegato Alfonso Martinez Cordero, a.d. di LeasePlan: ”Capita che su una flotta con un buon numero di contratti da rinnovare ne perdiamo qualcuno, ma non in favore della concorrenza, bensì perché quel cliente ha ridotto l’organico e dunque non ha più bisogno di quelle auto”. Si tratta piuttosto di nuovi soggetti che stanno adottando il sistema del NLT. Complice la crisi, la società italiana sta ripensando i suoi stili di vita. Se nella mobilità urbana e privata si ricorre al car sharing (che qualche migliaio di Smart e 500 ha immatricolato), per la macchina propria si fa strada il NLT. “Flotte di prossimità” le definisce Enrico Atanasio, a capo delle corporate sales di FCA EMEA, che aggiunge: “È su queste che stiamo focalizzando il nostro portafoglio prodotti e servizi, insieme ai nostri concessionari, per offrire un livello di qualità simile a quello disponibile per le grandi flotte”.
Articolo pubblicato su Il Giornale, il 10 novembre 2014, a firma di Pier Luigi del Viscovo