L’automobile intestata alle società piace ancora

 In Bollettino, Noleggio

L’auto come fringe benefit per i manager o come bene strumentale per le imprese piace ancora, nonostante la crisi del comparto e quella economica generale. Certo, il noleggio a lungo termine (Nlt) ha immatricolato, al giro di boa del primo semestre, il 14% di vetture in meno dello stesso periodo 2012, ma il dato va analizzato con attenzione. Ed emergono nuovi fenomeni, come il noleggio a lungo termine ai privati (professionisti soprattutto) e alle piccole e medie imprese.

Gran parte del calo è da collegare non alla congiuntura, ma alle scarse immatricolazioni di nuove auto fatte dagli operatori da 36 a 48 mesi fa, ossia nel pieno della crisi di settore del 2009-2010. Furono circa 125mila l’anno, a causa delle estensioni di durata su molte auto in scadenza che, se vendute, avrebbero generato perdite, a causa del valore dell’usato depresso dagli incentivi sul nuovo. Sono quelle che adesso vanno sostituite e che noi confrontiamo con le 143mila del 2012, un po’ ingenerosamente. Un livello di acquisti fisiologico, per una flotta circolante che da anni staziona intorno a 410mila auto, con durata media sui 40 mesi, è più in linea con quest’anno che col biennio scorso.

Le grandi imprese hanno ridotto la loro domanda di Nlt: per effetto delle ristrutturazioni imposte dalla crisi e anche per la scelta di alcune di tornare alla proprietà/leasing, acquistando separatamente i servizi post-vendita. Di contro, ci sono ancora adesso imprese piccole e partite Iva che lo adottano, ma non tante quante ci si potrebbe aspettare, date le dimensioni del parco circolante (stimabile quasi a 3 milioni di unità) e gli sforzi dei noleggiatori per attrarre questi nuovi clienti.
I numeri Nlt 2013 indicano una chiusura sulle 125-130mila nuove auto e una flotta gestita di 412mila vetture (più 115mila furgoni, in contrazione del 6% rispetto a un anno fa). A fronte di una flotta lievemente in flessione, il giro d’affari mostra una dinamica opposta: +2,2% nel semestre rispetto allo stesso periodo 2012. Ma i bilanci non si guardano tanto in cima quanto in fondo. E lì le performance dei noleggiatori si annunciano per il 2013 piuttosto buone, grazie soprattutto agli ottimi risultati che stanno avendo un po’ tutti nella vendita dell’usato. Molti italiani non stanno cambiando auto con una nuova e così di usato in giro ce n’è troppo poco per soddisfare una domanda identica allo scorso anno.

I concessionari sono alla ricerca di usato buono e quello ex Nlt (certificato e garantito) fa gola. La domanda di usato fresco dei concessionari sta guidando anche molte politiche delle case verso il noleggio a breve (Rac, rent-à-car): forniture con 100% di buy-back (riacquisto) da destinare alla rete. Ma sono comunque immatricolazioni inferiori al 2012, nell’ordine del 3-5 per cento. Probabilmente da qui a fine anno si potrebbero raggiungere le 83mila, 5mila in meno del 2012. La domanda di noleggio a breve, comunque, sconta solo una lieve flessione (-1%). Ma le flotte non sono solo a noleggio. Le immatricolazioni a società sono in contrazione del 9%, sia perché le imprese sono in difficoltà, sia perché le concessionarie hanno meno risorse per immatricolare vetture demo e per operazioni sui km 0 (queste due destinazioni fruttarono nel 2012 ancora 178mila immatricolazioni, contro le 155mila dei primi otto mesi 2013). Ma l’appeal per le auto come fringe benefit è ancora alto e questo lascia ben sperare per il futuro.

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore il 15 settembre 2013 a firma di Pier Luigi del Viscovo

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