
Le auto vecchie si rottamano o si esportano, ma quelle molto vecchie si tengono.
Il grafico delle radiazioni mostra una gaussiana sulle motorizzazioni centrali, dalle Euro 2, immatricolate a far data dal 1997, fino alle Euro 4, targate fino al 2010. È un fenomeno che merita qualche spiegazione, visto che dovrebbe essere abbastanza diverso.
Secondo il principio che ciò che è più vecchio muore prima, sarebbe lecito attendersi una concentrazione marcata nelle motorizzazioni più risalenti, insomma le auto che hanno da vent’anni in su.
I numeri indicano invece una realtà diversa. Da un lato, le macchine non muoiono, o almeno molto lentamente. Dall’altro, chi possiede un’auto molto vecchia non riesce ad accedere alle continue campagne di rottamazione a fronte dell’acquisto di una vettura nuova.
Così, le macchine fino a vent’anni possono essere radiate per l’esportazione o anche per la rottamazione, poiché chi le possiede entra sul mercato per sostituirle.
Invece, chi guida una macchina ultraventennale resta fuori dal mercato e continua a usarla, magari anche poco e di rado.
Questa abitudine è confermata anche da un’altra statistica, quella del rapporto tra le radiazioni e le immatricolazioni: da anni stabilmente intorno all’80%. Segno appunto che quello che esce dalle nostre strade è abbastanza inferiore a quello che entra.
Agos Market Report Used Cars #4/2019