Le flotte salvano l’auto
Un anno fa concordavamo che il 2011 fosse un annus horribilis per l’auto. A guardarlo oggi quel 1.758.000 targhe, diciamo che l’anno è stato “salvato” dalle vendite fleet con un incremento di 30.000 unità, il 5% in più rispetto al 2010, laddove i privati hanno avuto una caduta superiore al 17%. Come giro d’affari, si è trattato di circa mezzo milione di euro di incremento (oltre il 4%), a fronte di una minore spesa dei privati di oltre 3 miliardi (-14%). Va detto che in quelle 30mila targhe ci sono soprattutto i quasi 20.000 km zero fatti da Case e concessionarie in più rispetto all’anno precedente.
Nel 2012 le Case guardano con apprensione alla domanda fleet, perché il mercato retail è in grande sofferenza e dunque le vendite alle aziende valgono oro, pur con i margini esigui che generano. Fabio Flori, direttore vendite fleet di Volvo, non si aspetta un grande calo dal noleggio, “perché le scadenze ci sono e le macchine andranno sostituite. Piuttosto mi aspetto un generale downsizing (passaggio a vetture di segmento inferiore – ndr), quello sì, e lo stiamo già vedendo. Le car policy delle imprese lo stanno recependo. Anche presso la rete dei nostri concessionari stanno arrivando aziende con vetture 3.000 di cilindrata che chiedono di passare a veicoli di segmento più basso.”
Questo fenomeno è determinato da due esigenze: essere “fiscalmente” meno visibili e risparmiare pur sostituendo l’auto alla scadenza del leasing o del noleggio. Però sarebbe sbagliato tacere che la tendenza è quantomeno agevolata dall’abitudine delle Case di sostituire i modelli in uscita con gli stessi ma di dimensioni più generose.
Secondo Andrea Badolati, amministratore delegato di ALD Automotive, “il noleggio a lungo termine sta lavorando bene con le PMI e i professionisti perché molti passano dalla proprietà al noleggio per motivi fiscali e a causa del caro-assicurazioni”.
Ma le imprese cercano di risparmiare anche per altre strade, come ci dice Nicola Pumilia, sales fleet Europe director di Fiat Group Automobiles. “Le aziende stanno guardando con interesse alle alimentazioni GPL e metano anche per il loro impatto significativo sui costi di gestione: in un contratto a noleggio a lungo termine di 3 anni per 90.000 km parliamo di oltre 1500€ con una Punto 2012 a GPL e di quasi il doppio nella versione a metano.”
Sta succedendo quello che anni fa accadde con il gasolio: non faceva impazzire (i motori diesel non erano neanche l’ombra di ciò che sono oggi, come performance e qualità ambientale) ma faceva risparmiare. Oggi il metano costa la metà della benzina ed è aumentato del 2% in tre anni, contro il 54% della benzina e il 60% del gasolio. Il GPL è aumentato del 25%, ma è quello che costa meno.
Però la stretta c’è e si sente. Secondo Alfonso Martinez, amministratore delegato di LeasePlan, “se dovessimo basarci solo su quello che stiamo osservando in queste settimane e pensare a tutti i rincari che hanno impattato pesantemente l’auto, le stime sarebbero improntate alla massima negatività. Se però osserviamo i principali indicatori macroeconomici e il trend del nostro mercato, la sensazione è che la partita del 2012 si giocherà in particolare nel secondo semestre.”
Segnali non positivi anche da Andrea Badolati, che prevede “un mercato del noleggio a lungo termine in leggero calo come flotta circolante, intorno al -3%, accompagnato da un calo quasi doppio del giro d’affari, determinato anche da un maggior ricorso alle proroghe, proprio per risparmiare e abbattere i canoni. Inoltre, quando saranno disponibili i bilanci 2011 delle imprese, il tasso di accettazione al credito potrebbe ridursi. Tutto questo – prosegue Badolati – dovrebbe tradursi in minori immatricolazioni rispetto al 2011 tra il 5 e il 10 percento.” Meno pessimista ma pur sempre negativo Andrea Solari, vice-direttore generale di Arval: “Prevedo una diminuzione rispetto al 2011 delle immatricolazioni sul fronte delle flotte aziendali (-3.7%) e del NLT (-3.2%).”
Le proroghe dunque ritornano come valvola di salvezza per i noleggiatori, che rinunciando a un po’ di canone (ma non al margine) tengono in sicurezza il contratto e incontrano la voglia di risparmiare dei clienti. La pratica, adottata nel 2009 per fronteggiare il crollo dei valori residui determinato dagli incentivi alla rottamazione, ha attecchito presso le aziende. Prova ne sia che l’usato venduto dai noleggiatori a lungo termine, in base alle analisi del Centro Studi Fleet&Mobility sui dati Unrae, è ormai fatto per oltre un terzo di auto con più di 48 mesi. Dalla stessa analisi emerge pure una “strana” percentuale di auto vendute entro l’anno (l’8%), a dimostrazione che la pratica del rent-to-rent si è diffusa: noleggiatori a breve (rent-a-car) che non acquistano le auto ma le prendono in noleggio a “lungo” termine per pochi mesi.
Per il mercato rent-a-car 2012 Fabrizio Ruggiero, amministratore delegato di Europcar, prevede “una diminuzione dei volumi intorno al 5%, in massima parte ascrivibile alla domanda delle aziende e a quella turistica domestica, mentre il turismo dall’estero consoliderà il trend non negativo, sia pure con tensioni sui prezzi. Ciò porterà a una leggera diminuzione delle immatricolazioni”. Più negativo sulle immatricolazioni Fabio Spaccasassi, direttore generale di Hertz, che prevede “un andamento a doppia cifra negativa”, e aggiunge: “Prevedo un giro d’affari del mercato in calo del 4%, con una quasi tenuta del segmento business e un calo del turistico intorno al 7%, con una conseguente tensione sui prezzi che conterrà il calo dei volumi intorno al -2% (giorni di noleggio – ndr).
Il noleggio a breve si confronta in particolare con due criticità, come spiega Ruggiero. “Da un lato abbiamo i picchi di domanda concentrati nelle festività (Pasqua) e nei ponti. Dall’altro, una possibile guerra dei prezzi, già evidente nei primi mesi, da parte di alcuni competitor che non riescono ad adeguare la propria flotta ai nuovi livelli di domanda, generando un abbassamento generalizzato dei prezzi senza incremento delle quote di mercato (che nessun player è disposto a perdere).”
Articolo pubblicato su IlSole24Ore del 27 marzo 2012 a firma di Pier Luigi del Viscovo