
‘’L’ultima tecnologia, sono solo 500 euro’’. ‘’No, grazie!’’
Doccia gelata per i futurologi dell’auto dal CES di Las Vegas dove Deloitte, società di consulenza, ha presentato uno studio in cui ha posto domande impertinenti agli automobilisti di mezzo mondo.
È venuto fuori niente di meno che le macchine vanno abbastanza bene così come sono, che certo ogni ulteriore aggiunta di tecnologia sarebbe benvenuta, ma senza che essi debbano sborsare più che spiccioli per averle. Insomma, un drink ci può anche stare, ma non è proprio sete.
Gli automobilisti di USA, Germania, Giappone, Corea, Cina e India hanno gentilmente declinato l’offerta di sistemi avanzati a un prezzo superiore all’equivalente di circa 400 euro, con alcune differenze tra i diversi Paesi. Portafoglio abbastanza chiuso per gli occidentali, e ben più aperto per cinesi e indiani, con i nippo-coreani a metà tra sviluppo western e amore orientale per le tecnologie.
Volendo fare delle medie tra i Paesi, l’infotainment riceve la minor disponibilità: 7 su 10 si dichiarano indisponibili a pagare più di 400 euro.
Subito dietro la connettività, con 6 su 10, seguita da dotazioni di sicurezza e assistenza alla guida, per cui uno su due non impegnerebbe più soldi.
I numeri lasciano il tempo che trovano. La questione vera che lo studio pone è quanto gli automobilisti siano disposti a seguire le innovazioni che la tecnologia offre. E a quale velocità di adozione.
La Capitale Automobile Mobility, Newsletter 2020