Mega-dealer: come cambieranno la filiera distributiva delle auto

 In Bollettino, Nuovo

Nella distribuzione delle automobili, stiamo assistendo in Italia alla formazione di gruppi imprenditoriali di grandi dimensioni, con differenze marcate rispetto al profilo della media concessionaria italiana. Si tratta di realtà in cui la gestione è affidata a manager, senza il coinvolgimento quotidiano della proprietà (che in molti casi fa capo a più azionisti).

Per ora questi gruppi restano dentro lo schema classico della filiera, sebbene il loro peso contrattuale dia luogo a relazioni commerciali significativamente sopra la media, con le case fornitrici ma anche con altri player, quali i noleggiatori, ad esempio.

Tuttavia, è più che lecito interrogarsi se e quali evoluzioni possano concretizzarsi nel prossimo futuro. Ne indi-chiamo due, non alternative tra loro.

Oggi la distribuzione automobilistica è formata da un importatore (la national sales company) e dai suoi concessionari, che di fatto operano coprendo direttamente un territorio. La presenza di un gruppo molto superiore alla media, per capacità finanziarie e per organizzazione (di front-line ma soprattutto di back-office), potrebbe però portare a una figura di primus inter pares, con funzioni di hub a cui farebbero riferimento altri dealer minori, a presidio di territori specifici.

Un’altra possibile ipotesi è quella che il mega-dealer, a causa della sua dimensione e dunque della quantità di business che sviluppa, stabilisca un filo diretto commerciale con il quartier generale europeo della casa, parallelo a quello con la national sales company.

Sono ipotesi possibili e forse probabili, che inizieranno a formarsi ben prima di essere ufficializzate. Sarà interessante discuterne con alcuni importanti protagonisti.

 

Newsletter La Capitale Automobile Cars 2019 a firma di Pier Luigi del Viscovo

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