MENO INQUINAMENTO CON L’USATO EX NOLEGGIO

 In Noleggio, Nuovo

Se fosse incentivato con la rottamazione ci sarebbe un forte impatto sulla riduzione dei veleni. Un’indagine condotta dal Centro Studi Flee&Mobility per Aniasa.

 

La scarsa propensione alla rottamazione e vetture con un’età media tra le più elevare d’Europa. Tanto basta a spiegare come mai da diverso tempo in Italia si discuta di come rinnovare il parco auto circolante e abbattere così il problema dell’inquinamento atmosferico. Una possibile soluzione potrebbe arrivare dal settore del noleggio, incentivando gli acquisti di vetture aziendali usate.

Ad affrontare il tema è un’indagine condotta dal Centro Studi Fleet&Mobility per Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici) dalla quale emerge che dal 2019 il noleggio ha venduto 288 mila auto, di cui 214 mila ad alimentazione diesel. Si tratta di vetture Euro 6 che, se usate da privati, percorrerebbero 12 mila km l’anno, emettendo circa 13 tonnellate all’anno di PM10. Considerando la stessa percorrenza per auto più vecchie, ovvero Euro 0/1/2/3, le emissioni si aggirerebbero attorno a circa 233 tonnellate all’anno.

La conclusione? Se l’usato ex noleggio fosse incentivato con rottamazione di una Euro 0/1/2/3, evidenzia l’analisi, si avrebbe un minor inquinamento da PM10 per un totale di 220 tonnellate all’anno. “Negli ultimi anni per tamponare l’emergenza smog si è spesso ricorso al blocco del traffico. Questa però non rappresenta una reale soluzione al problema dell’inquinamento atmosferico – evidenzia Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility – il tema è togliere dalla circolazione i veicoli più datati. Se tutte le auto fossero Euro 6 non avremmo infatti problemi di alterazione climatica”. Invertire il trend non è semplice: la penisola si caratterizza per un parco circolante vetusto e per la scarsa propensione alla rottamazione. Come evidenzia l’Unrae (l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), secondo cui in Italia il 60% delle auto appartiene alle classi da Euro 0 a Euro 4 su un parco circolante di oltre 38 milioni di veicoli.

Inoltre, con un’età media di 11,5 anni (dati rilevati nel 2019), evidenzia l’associazione, siamo davanti a un parco tra i più vecchi d’Europa. Passi in avanti si stanno facendo con la costante ascesa della auto ibride ed elettriche che però, specie nell’ultimo caso, restano ancora una nicchia di mercato. La crisi dell’ultimo anno ha portato inoltre a una riduzione dei redditi, portando molti automobilisti a rinunciare all’acquisto di una nuova autovettura. In questo contesto, secondo del Viscovo, i veicoli provenienti dall’ex noleggio potrebbero rappresentare una valida strada, a patto di includere anche l’usato Euro 6 nelle politiche di incentivi alla rottamazione. “Se l’obbiettivo è infatti svecchiare il parco auto è miope insistere solo sul nuovo. Questo perché spesso chi ha una vettura vecchia di 20 anni non dispone del budget per acquistarne una nuova, mentre con il supporto di un incentivo potrebbe permettersi un modello Euro 6, accelerando così il rinnovo del parco circolante”.

Intervista fatta da Sibilla di Palma a Pier Luigi del Viscovo, pubblicata su La Repubblica il 15 marzo 2021

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