Mobilità elettrica con i se e con i ma

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SCEGLIERE IL MALE MINORE.

La politica segue o almeno subisce le idee green, scollegata dal danno economico e dal fatto che la CO2 EU vale lo 0,9%. L’industria sapeva ma non ha avuto il coraggio di difendere il business. La stampa si è rivelata inetta, buona solo a portare microfoni senza alcuna analisi. Sui carburanti bio e sintetici i clienti non sanno nulla, ma possono essere una exit strategy per la politica. L’industria come il Titanic. Indietro non si torna, alcuni investimenti sono stati fatti e alcune posizioni di mercato perse. Adesso si tratta di scegliere il male minore, sopportare dei danni ma non affondare.

Tavola rotonda con Giulia Marrone di Fleetime, Pierluigi Bonora di ForumAutomotive e Pier Luigi del Viscovo del Centro Studi Fleet&Mobility.

INDIETRO NON SI TORNA.

Quando fai qualcosa, in economia e nella vita, poi quella rimane là e produce il suo impatto sullo scenario, che mai più potrà tornare quello di prima. Che piaccia o meno, sulle auto elettriche tante cose sono state fatte. Investimenti, fiumi di comunicazione, franchise di clienti, catene di fornitura, impianti di ricarica e, non ultimo, un gioiellino chiamato Tesla. Davvero pensiamo che tutto ciò possa scomparire?

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