MOTO, È L’ORA DELLE PRESTAZIONI SENZA L’ESASPERAZIONE

 In Bollettino, Nuovo

La strategia Ford T fa emergere una nuova schiera di motociclisti.

 

La strategia Ford T, che un secolo fa ha permesso a milioni di americani di salire in auto, torna a operare, stavolta nelle moto. Un’offerta di modelli alla moda proposti a prezzi molto aggressivi sta facendo emergere un bacino di clientela finora ignoto.

Fino a pochi anni fa, la necessità di muoversi rapidamente in città aveva portato tanti a lasciare la macchina in garage e salire in sella a uno scooter. La moto vera sembrava ormai destinata a un ristretto pubblico di appassionati, disposti a pagare cifre importanti, a partire da diecimila ma spesso sopra i quindicimila euro. Certo, si vedeva che c’era chi si sentiva un po’ stretto su uno scooter e infatti i maxi-scooter più aggressivi hanno avuto il loro riscontro di clientela. Ma evidentemente non era sufficiente ad appagare la voglia di moto, che nel frattempo continuava a crescere, molto più degli scooter. Mettendo il 2013 a base 100, le vendite di scooter inclusi i cinquantini erano arrivate nel 2019 a 116, le moto a 187. Bisogna riconoscere che la moto è la moto e lo scooter non è una moto.

Da un paio d’anni poi, il mercato delle moto ha visto l’exploit di modelli molto aggressivi, ben al di sotto dei diecimila euro e in qualche caso a meno di seimila, che hanno incontrato il favore di migliaia e migliaia di clienti. Chi sono? Secondo gli esperti interpellati da Agos, finanziaria leader nelle due ruote, sono scooteristi che fanno il salto e passano alla moto (18%) e anche motociclisti che vogliono spendere meno (25%). Ma soprattutto (57%) si tratterebbe di nuovi rider, che si concedono il piacere della moto grazie al fatto che i modelli proposti sono sufficientemente affascinanti e assolutamente alla portata, economicamente. Magari, sono persone non estremamente esigenti e che prevedono un utilizzo non esasperato del mezzo, ma che non intendono rinunciare alla bella passeggiata della domenica in sella a una vera moto.

Come Henry Ford all’inizio del ‘900, anche oggi i costruttori hanno saputo intercettare questa domanda che era un po’ sopita e che un’offerta intelligente ha saputo svegliare. Anche grazie a modelli di cilindrata intermedia, per quel motociclista che cerca la prestazione senza l’esasperazione, che va in moto per divertirsi ma senza una guida eccessivamente impegnativa.

 

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore il 12 luglio a firma di Pier Luigi del Viscovo

 

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