Papale (Agos): lo stock scarso rallenta le vendite

 In Bollettino, Nuovo

F&M: Il mercato dell’usato nel 2018 ha superato i 3 milioni. Sono cresciuti anche i finanziamenti?

VP: Direi di sì. La nostra performance è stata molto positiva, in particolare nel canale dei concessionari, su cui stiamo investendo molto da alcuni anni e i frutti si vedono. Offriamo una qualità elevata, sia nei prodotti destinati ai loro clienti sia nella relazione con i partner, e questa strategia ci premia.

F&M: Il mercato in generale è cresciuto, ma le performance dei dealer hanno segnato una battuta d’arresto, con uno stock in calo e giacenze più lunghe?

VP: L’usato ha bisogno di assortimento per offrire al cliente un ventaglio di scelte adeguato. Lo scorso anno la capacità finanziaria dei concessionari è stata assorbita oltre misura dai km0. Questo ha ridotto la disponibilità finanziaria da destinare allo stock di usato e la minore offerta ha anche rallentato le vendite, allungando le giacenze. In altre parole, avere meno auto sul piazzale ha rallentato le vendite, non il contrario.

F&M: I clienti del nuovo stanno scegliendo meno auto diesel e più a benzina. Invece le statistiche sull’usato mostrano un lieve apprezzamento del diesel. Come lo spiega?

VP: È vero, può sembrare strano. Noi di Agos abbiamo esplorato il fenomeno con il nostro Club Usato, che coinvolge più volte all’anno alcuni tra i più significativi dealer del Paese. Ci hanno detto, che c’è un’offerta di auto diesel a prezzi competitivi dal nord Europa, dove il fenomeno è più accentuato. Dunque è la convenienza di prezzo a tenere agganciati i clienti, Inoltre vanno considerate anche le immatricolazioni forzate a metà anno per non rientrare nella normativa di omologazione WLTP, che sono diventate km0 convenienti.

 

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