RIDIMENSIONAMENTO DELLA MOBILITÀ PRIVATA

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Il mercato galleggerà nei prossimi 5 anni, secondo Adolfo De Stefani Cosentino – Presidente di Federauto, su volumi non superiori a 1,5/1,6 milioni di vetture, sempre che ci sia disponibilità di prodotto. Mentre quest’anno si farà fatica a raggiungere il valore di 1,3 milioni, che ci riporta addirittura indietro agli anni ‘60.

Il problema della scarsità di produzione dei veicoli ha portato le Case auto, secondo Michele Crisci – Pres. e AD di Volvo Car Italia e Pres. di Unrae, a scegliere di concentrarsi sulla produzione delle vetture ad alto prezzo e ad alta marginalità che potevano sostenere meglio la filiera. Proprio per questo è cresciuto il numero delle immatricolazioni delle aziende, soprattutto quelle del noleggio, che acquistano solitamente vetture di più alto prezzo rispetto ai privati.

Gian Luca Pellegrini – Direttore di Quattroruote, è convinto che quando si risolverà il problema della mancanza di materie prime utili alla produzione delle auto, comunque non si tornerà ai livelli di produzione precedenti. Primo perché le Case stanno cercando marginalità più alte (per esempio Mercedes punta al 18% e Stellantis al 10%), e poi perché i governi stanno puntando verso un ridimensionamento della mobilità privata (vedi i comuni Parigi, Londra e Milano che stanno chiudendo le città) spingendo verso altri modelli di mobilità. Tutto ciò si traduce in un numero di immatricolazioni decisamente più basso rispetto a quello degli anni precedenti.

Intervista ad Adolfo de Stefani Cosentino di Federauto, Michele Crisci di Unrae e Gian Luca Pellegrini di Quattroruote, realizzata durante il summit, La Capitale Automobile consumer, tenuto a Roma il 21 ottobre 2022 e moderato da Pier Luigi del Viscovo del Centro Studi Fleet&Mobility.

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