
RIFORNIMENTO: LE CARD DIGITALI TEGLIANO I TEMPI, COSTI E FRODI
La gestione: i vantaggi delle app.
I driver delle company car fanno rifornimento di carburante ogni settimana. La frequenza e il costo del refueling sono già da soli due indicatori chiave del grado di complessità della gestione di questa voce che, secondo l’Osservatorio di Arval, pesa il 25% del total cost of mobility. Si pensi ad un’azienda con 1.000 auto e alla mole di dati che il team del fleet manager deve analizzare.
Tuttavia, la maggior parte di aziende di medio-grandi dimensioni, ma anche buon parte delle piccole, si affidano ai gestori dei sistemi di carte carburante. Questi ultimi hanno, di fatto, superato i metodi basati sugli anticipi e sui rimborsi dei rifornimenti, rendendo efficiente tutto il processo, dal rifornimento del driver al controllo da parte del fleet manager.
Ma l’ulteriore salto è stato fatto con la digitalizzazione dell’offerta. “Su CartissimaQ8 abbiamo re-ingegnerizzato la piattaforma passando dalla fuel card fisica ad un vero e proprio hub di controllo per il fleet manager” commenta Fabio Curtacci Global Card Business Director Fleet di Kuwait Petroleum Italia.
Per semplificare, quando si parla di card digitale ci si riferisce ad una app; questa genera un codice che il driver userà per il rifornimento. Il passaggio al digitale semplifica la vita al driver, ma il grande beneficiario è il fleet manager. Il primo grande vantaggio è di liberare il tempo relativo all’ordine e alla distribuzione delle carte fisiche e dei relativi pin. Si pensi anche alla pratica del cambio targa del driver che adesso viene gestita direttamente dalla piattaforma digitale, senza aspettare l’arrivo della nuova carta.
L’altro punto di forza è il controllo delle frodi e degli abusi. Il sistema digitale intelligente autonomamente evidenzia le transazioni anomale che il fleet manager controlla in tempo reale. Il vantaggio è evidente: non più risorse impiegate nell’analisi ex post di migliaia di record. E in più il sistema può definire delle regole che rendono inattive le carte per alcune tipologie di rifornimenti, per esempio durante il week end oppure presso determinate stazioni.
Se la tecnologia oggi è nello smartphone, è lampante che a breve i sistemi di pagamento del fuel saranno nativi nei veicoli. Oggi in casa Daimler è già realtà.
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore il 2 novembre a firma di Alessandro Palumbo