SOLO POCHE AUTO VECCHIE DIVENTANO STORICHE

 In Bollettino, Usato

Prima di morire gli uomini invecchiano. È quella fase della vita in cui le funzioni diventano via via meno rispondenti alle sollecitazioni della vita attiva. Poi arriva il momento fatale, in cui tutto finisce, almeno per la dimensione terrena. Per tutti. O quasi per tutti. Alcuni lasciano qualcosa che rimane utile anche per chi resta. Non tutto ciò che hanno espresso viene accantonato e dimenticato. Quelle donne e quegli uomini vengono consegnati alla storia, affinché quanto di rilevante hanno fatto e detto non scompaia, data l’importanza che hanno avuto nel segnare il tempo loro e spesso anche nel determinare i successivi.

Qual è il punto? Il punto è che la determinazione di storicità si compie dopo la contemporaneità, non durante, e non si applica a tutti ma solo a pochi, pochissimi, per l’interesse a mantenere vivo il ricordo della rilevanza che hanno avuto in vita. Tutti invecchiamo, ma solo pochi passano alla storia.

Anche nella pagina dei motori, tutte le macchine invecchiano, ma non tutte sono destinate a passare alla storia. Bene, ma quand’è che si determina se un’auto sia storica o solo vecchia? Beh, dopo la sua morte, ovviamente. Ora, le macchine non muoiono nel senso umano, ma vengono rottamate quando si stima che non valga la pena accanirsi nelle riparazioni, visto che la capacità di funzionare è ormai inferiore alla necessità continua di assistenza. Non tutte finiscono allo stesso tempo, ma in media la vita delle auto circolanti nel Paese è 25 anni. Dopo tale data si può iniziare a considerare se sia opportuno finirla lì, senza accanimento terapeutico in officina, oppure decidere che no, quell’auto deve continuare a vivere, perché ciò che ha rappresentato è importante e lo sarà anche negli anni a venire. Allora sì, va bene curarla con riparazioni e ricambi originali e fa niente se non può rispondere a un uso intensivo. Basta che ogni tanto si conceda una passeggiata domenicale, per testimoniare ciò che è stata e ciò che quegli uomini sono stati in grado di fare, per estetica o per soluzioni avveniristiche per l’epoca.

Decretare che scavallati i 20 anni ogni auto diventi storica è una forzatura della realtà. Quelle auto, tutte le auto, a vent’anni sono solo vecchie e ancora funzionanti. Solo dopo, verso i 30 anni, quando quelle insignificanti saranno già state rottamate perché inutili, si potrà vedere che quelle restanti sono state conservate non per la funzione ma per la valenza storica.

Su questo ha acceso un faro Il Motorismo Storico in Italia, il primo rapporto sul mondo delle auto storiche prodotto dall’Automobile Club d’Italia. Nel Paese circolano 5,9 milioni di auto in età compresa tra 20 e 29 anni. Non è possibile che siano tutte destinate a passare alla storia. L’ACI ha prodotto una “lista di salvaguardia” che ne comprende una ogni quattordici, appena 388.000. Le altre sono solo vecchie. I proprietari continuino a usarle finché gli viene utile e conveniente, ma senza pretendere che siano tutelate e agevolate economicamente come cimelio storico mentre ci vanno a fare la spesa.

 

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore il 15 aprile 2023 a firma di Pier Luigi del Viscovo

 

 

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