Un’auto è qualcosa di più del suo firmware

 In Bollettino, Nuovo

Da decenni i costruttori ricorrono all’outsourcing per la componentistica, ma si tratta di parti intrinseche al prodotto e chi le produce è spesso uno spin-off della casa o un’azienda cresciuta alla sua ombra, che non mira a stabilire un rapporto diretto con l’automobilista. Diverso il caso dell’infotainment e della connettività.

Non parliamo di componenti del veicolo ma di sistemi aggiuntivi, studiati e prodotti da aziende che per natura stabiliscono relazioni dirette con il cliente. In alcuni casi si tratta di giganti dell’ICT, che puntano addirittura a fare da snodo tra il cliente e il resto del mondo.

Le case auto stabiliscono partnership più o meno esclusive, per rimanere agganciate a queste innovazioni e far trovare a bordo un ambiente connesso.

Quando però concentrano la comunicazione su questi aspetti, corrono il rischio che il cliente distolga l’attenzione dalle componenti intrinseche di una vettura. Le macchine non sono tutte uguali e le differenze più significative riguardano la sicurezza, le emissioni, il confort e la performance di marcia. Il software è importante, ma l’hardware lo è altrettanto. Trasportare passeggeri è un’attività fisica, non di trasmissione dati.

 

 

Newsletter La Capitale Automobile Mobility dell’8 febbraio 2019

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