Valore dei brand dell’auto

 In Bollettino, Nuovo

Toyota è il brand automobilistico che vale di più, 27.8 miliardi di dollari, seguito a ruota da Mercedes con 27.4 miliardi. Entrambi hanno incrementato il loro valore ripetto al 2010, rispettivamente del 6 e 9%. Ma appena tre anni fa Toyota, con oltre 34 miliardi, toccava l’apice di quella corsa che sembrava inarrestabile, salvo poi scendere in soli due anni a 26,2 miliardi – complice la crisi prima e quel “problemino” all’acceleratore poi. Invece Mercedes è in crescita costante dal 2005, salvo un calo nel 2009 presto recuperato, mentre tra il 2001 e il 2005 aveva un valore stabile.

Sono i risultati dell’analisi Best Global Brands 2011, condotta da Interbrand con una metodologia proprietaria sviluppata nel 1987 insieme alla London Business School. Il calcolo del valore parte dalla performance finanziaria dell’impresa (attesa su un arco di 5 anni) che è attribuibile al brand, ponderata e attualizzata dalla “forza del brand” capace di garantire i risultati previsti.

BMW, terzo brand del settore con un valore di 24.6 miliardi, mostra dal 2001 una crescita continua (quanto aiutata dalle moto?), pur con la solita  lieve flessione nel 2009 dovuta alla congiuntura. Honda vale 19,4 miliardi, ma qui il peso delle moto è davvero enorme. Volkswagen vale 7,9 miliardi e già nel 2001 ne valeva 7,3, ma ha avuto una flessione fino al 2005 (5,6 miliardi), anno in cui ha invertito la tendenza verso una crescita regolare – con la pausa del 2009, ovviamente.

Ford, con un valore pari a 7,5 miliardi di dollari, è in crescita del 4% rispetto a un anno fa, ma racconta tutta un’altra storia. Era il brand leader nel 2001, con oltre 30 miliardi di dollari, un valore che oggi nessuno può vantare. Dopo aver ceduto un terzo del suo valore in un solo anno, ha continuato a perdere fino al 2009, quando ha invertito la rotta, mostrando un’enorme capacità di recupero. Nel 2010 è tornato a fare profitti dopo anni di perdite, in un mercato difficile e con le sue sole forze, unico brand americano a rinunciare agli aiuti governativi.

Audi e Hyundai (poco sopra i 6 miliardi) e Porsche (4,5) mostrano un trend molto positivo dal 2005, quando tutti e tre valevano circa 3,5 miliardi di dollari.

Ferrari, unico brand italiano, è in crescita dal 2008 sopra i 3,5 miliardi di dollari.

Articolo pubblicato su IlSole24Ore dell’11 novembre 2011 a firma di Pier Luigi del Viscovo

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