
Vendite a 1/4 mln di pezzi. Ma l’obiettivo è la sicurezza
Prosegue la crescita del comparto, che dura da sei anni. Il 2019 ha registrato un +5% sull’anno precedente. I volumi di vendita sono ormai arrivati quasi ai livelli del 2012. In realtà, le cose vanno molto meglio di così.
Ciò che spesso non viene sottolineato abbastanza è il valore del mercato, che è figlio del mix delle vendite. Nel 2012 il 19% delle vendite era rappresentato da ciclomotori 50 cc, che adesso pesano appena l’8%. All’opposto, le moto pesano bel il 39% del mercato, contro il 23% di prima. Considerando che il prezzo di una moto va da tre a cinque volte quello di un cinquantino, appare evidente che il settore nel suo complesso stia fronteggiando una domanda molto più ricca.
Secondo Paolo Magri, presidente ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) «Il parco circolante, vicino ai 9 milioni di veicoli, deve essere rinnovato dato che il 50% è costituito da veicoli con più di 10 anni di età. Favorire il ricambio servirà a eliminare veicoli obsoleti sia in termini di emissioni che sotto il profilo della sicurezza d’uso.»
Anche le due ruote sono attraversate dal sacro fuoco (pardon, vento) dell’ambientalismo, ma forse la sostenibilità più urgente è non cascare e farsi male. È sempre Magri a sottolinearlo: «Dobbiamo fare in modo che gli utenti possano fruire di infrastrutture adeguate che garantiscano di poter viaggiare minimizzando i rischi”.
Newsletter La Capitale Automobile moto 2020